Colleferro, 29 giugno 2022. Avio – azienda operante nel settore della propulsione spaziale con sede principale a Colleferro, in provincia di Roma – si aggiudica i primi due contratti nell’ambito delle iniziative per l’industria spaziale del Next Gen EU, dopo che il Governo italiano ha deciso di investire 340 milioni di euro per potenziare l’accesso italiano allo spazio. Attraverso accordi con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Autorità contrattuale e la supervisione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del Ministro dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale, farà leva sulle competenze sviluppate in Italia dai primi anni 2000 attraverso i programmi Vega, Vega C e Vega E e lo sviluppo di tecnologie di propulsione di nuova generazione e sistemi di lancio. Aviooffre soluzioni per il lancio di carichi istituzionali, governativi e commerciali in orbita terrestre attraverso la famiglia di razzi Vega. Le competenze e l’esperienza accumulate in più di
Con il primo contratto, finanziato con 217,5 milioni di euro al suo completamento, si guarda allo sviluppo di nuove tecnologie con dimostrazione in volo entro il 2026, e a progetti per un lanciatore per carichi leggeri a due stadi con propulsione a propellente liquido con motori a ridotto impatto ambientale a ossigeno liquido e metano. Il secondo, finanziato con 120 milioni di euro al completamento, è invece dedicato allo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno liquido e metano a ridotto impatto ambientale e alta spinta per un primo test di qualifica a terra entro il 2026. Avio potrà fare affidamento sull’esperienza sulla propulsione criogenica a ossigeno e metano liquidi, iniziata diversi anni fa in cooperazione con l’Agenzia Spaziale Italiana: tali tecnologie, grazie alle loro caratteristiche di combustione più pulite, sono indicate per il potenziale riutilizzo e consentono un uso esteso di tecnologie di manifattura a stampa 3D per singolo materiale e componente. Gli ordini iniziali, che coprono i prossimi mesi di lavoro, sono stati firmati per un valore totale di 11 milioni di euro.
L’obiettivo dei due progetti è di preparare il terreno per i futuri sistemi di trasporto spaziale oltre Vega E, basati su propulsione liquida a minore impatto ambientale (e potenzialmente riutilizzabili). I progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale, con il supporto di una catena di fornitura industriale, di centri di ricerca e di università italiane. Avio coinvolgerà start-up innovative e piccole/medie imprese e proseguitasse con il piano di assunzioni avviato all’inizio del 2022 (già oltre 150 nuove assunzioni, per un totale di 1100 impiegati). Ulteriori opportunità per giovani ingegneri competenti e motivati saranno disponibili nei prossimi 12 mesi.
(Nella foto: la firma, presso la sede del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale a Roma, alla presenza del ministro Vittorio Colao, del direttore del settore lanciatori ESA, Daniel Neuenschwander e dell’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo)
L’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, ha commentato: “Avio sarà in grado di espandere le proprie capacità con lanciatori di nuova generazione a propulsione liquida ben oltre Vega E, preparando il terreno per una maggiore competitività nel prossimo decennio. Il dimostratore in volo e un motore ad alta spinta saranno i fattori chiave che, in combinazione con una consolidata esperienza a livello di sistemi e propulsione, permetterà una flessibilità rafforzata e prodotti e soluzioni convenienti. L’Italia avrà quindi capacità piene per rispondere a ogni domanda per lanci spaziali e trasporto nello spazio”.
Per Daniel Neuenschwander, direttore del settore lanciatori dell’ESA (nella foto qui sopra), “Vega è un asset strategico che contribuisce alla libertà d’azione per l’Europa nello spazio. Con l’imminente volo inaugurale del Vega C, la preparazione del Vega E e ora la firma di questi contratti, sarà offerta nel futuro al mercato la prossima generazione di servizi di lancio versatili, competitivi, e sempre più attenti all’ambiente. L’ESA, come autorità di qualifica, sostiene il piano per il futuro dei servizi di trasporto spaziali”.